21 GENNAIO 2015
Si continua di questo passo per gli anni ’30, dove le due ragazze del video sono davvero simili come stile, sia per i capelli che per il make up. Negli anni ’40 invece, come avete visto nella prima foto del post, Marshay è stupenda con quell’orchidea bianca tra i capelli. Come ci è stato facile riconoscere...continua
Si continua di questo passo per gli anni ’30, dove le due ragazze del video sono davvero simili come stile, sia per i capelli che per il make up.
Negli anni ’40 invece, come avete visto nella prima foto del post, Marshay è stupenda con quell’orchidea bianca tra i capelli. Come ci è stato facile riconoscere Marilyn dietro lo stile anni ’50 di Nina, probabilmente solo le appassionate del genere hanno riconosciuto la cantante Billie Holiday dietro quella capigliatura floreale:
Non si trattava certo di una vita facile e glamour, comunque, quella delle cantanti di colore: le discriminazioni e le leggi che segnavamo una netta differenza tra l’essere bianchi e l’essere neri saranno in vigore ancora per molto tempo. Ma sicuramente le cantanti avevano già il potere di mostrare una bellezza alternativa al canone occidentale e di far valere (spesso a caro prezzo, purtroppo) i propri talenti.
Il gruppo pop anni ’60 The-Vandellas
Come notate, se lo stile occidentale è più che altro segnato da Hollywood, dal cinema e dalla moda, il successo nel mondo dello spettacolo per le ragazze nere era praticamente relegato al settore della musica.
Non vi sarà difficile individuare, anche per gli anni successivi, le ispirazioni musicali: anni ’70 Cleotha Staples, anni ’80 Donna Summer e Whitney Houston, anni ’90 Janet Jackson e così via…
Ancora quest’anno, nel 2015, ci sono state polemiche all’uscita delle nomination all’Oscar su quanto sia difficile la vita (e il successo, soprattutto) per un attore di colore… quindi ancora una volta possiamo dire: brava Lupita! Oltre ad essere eletta “la più bella”, ha portato a casa anche un’ambitissima statuetta. Però attenzione: per ottenerla, ha recitato la parte della schiava di colore in 12 anni schiavo: comunque, quindi, una parte inevitabilmente “da nera”.
Pensate che fino a soli tre (sottolineamo: TRE!) anni fa, anche la TV aveva un settore entro il quale “ghettizzare” gli attori neri: le sit-com e in generale i telefilm comici.
E chi si è dimenticato di Will Smith nei panni di Willy il Principe di Bel-Air?
Pare che il primo “show drama” con un’attrice nera come protagonista sia stato Scandal, della sceneggiatrice Shonda Rhimes, che per altro, è di origine afroamericana a sua volta. Sull’onda del successo Shonda quest’anno ne ha lanciato un altro: How To Get Away With Murder (che so uscirà tra pochissimo in Italia con il titolo “Le regole del delitto perfetto”), aggiudicandosi così un doppio primato.
Io l’ho trovato sconvolgente, e voi?
Viola Davis (How To Get Away With Murder), Ellen Pompeo (Grey’s Anatomy) e Kerry Washington (Scandal): tutte le protagoniste delle serie TV di Shonda Rhimes insieme alla sceneggiatrice e produttrice delle serie.
Insomma, trovo che in quei 60 secondi ci siano racchiuse davvero tante cose. Ne volete sapere di più? Aprite allora la nuova pagina!