26 SETTEMBRE 2014
Da ‘fuori’ i risultati li conosciamo, ma cosa capita all’interno del nostro corpo? Nel giro di sei mesi è possibile mutare il proprio corpo, ma guardandolo dall’interno siamo davvero disposte a farlo? Ovviamente, come tutto, anche il waist training non è necessariamente così invasivo, ma se non lo è spesso non è nemmeno molto efficace....continua
Da ‘fuori’ i risultati li conosciamo, ma cosa capita all’interno del nostro corpo?
Nel giro di sei mesi è possibile mutare il proprio corpo, ma guardandolo dall’interno siamo davvero disposte a farlo? Ovviamente, come tutto, anche il waist training non è necessariamente così invasivo, ma se non lo è spesso non è nemmeno molto efficace. Quindi sicuramente è da prendere con le ‘ultra-pinze‘.


Tra l’altro non solo le celeb ‘tamarre’, o amanti di queste forme artefatte come i superglutei, sono ricorse a questo metodo: una delle prime ad Hollywood è stata Jessica Alba, dopo entrambe le gravidanze, nel 2008 e nel 2011, la quale però ha indossato per 3 mesi il corsetto giorno e notte, come Rossella O’Hara. Lei stessa ha descritto il suo ‘training’ una cosa tremenda e decisamente ‘non per tutte‘. Tra l’altro di costituzione lei è decisamente ‘dritta’. Un’altra fedele del corsetto è ovviamente Dita Von Teese:
Un altro ‘contro‘ di questa pratica è che pare che il corpo, ovviamente, tenti di recuperare sempre la propria forma originaria: nonappena si smette di usare il corsetto, si torna come prima. Ma, nei casi più drastici, ci si porta dietro il danno della deformazione, dello spostamento degli organi interni ecc.

Ma poi, sappiamo che non è certo un’idea ‘moderna‘ quella di stringersi la vita oltre i limiti della natura, ma quella di ingrandirsi il lato B in modo sproporzionato, lo è forse? O stiamo semplicemente tornando rovinosamente indietro? (Dico rovinosamente perchè le donne per ‘liberarsi’ del corsetto e delle strutture assurde che coprivano i loro corpi e impedivano i loro naturali movimenti, ci hanno messo centinaia di anni).
Certo questa damina non vi ricorderà certo Kim Kardashian….

…Ma forse quest’impalcatura sì!


…E questo non aiuterebbe forse una ragazza magrolina ad avere il fondoschiena di Iggy Azalea?

Abbastanza impressionante non trovate? Infondo si sta tornando molto indietro: secondo voi è perché ci si piega a feticismi maschili o questa volta queste donne clamorosamente formose sognano la forma a clessidra in nome di loro stesse o come ribellione al fisico da Kate Moss? Siccome non si tratta solo di mostrare con orgoglio la propria naturale silhouette, ma di sottoporsi quasi a torture, forse è importante chiederselo.
Credo che aiuti a riflettere la storia della donna dalla vita più stretta del mondo (33 cm), Ethel Granger, che si era sottoposta a una vita praticamente dedicata alla sua forma. Ha iniziato a 23 anni e lo ha fatto per il marito: un vero e proprio teorico della vita stretta, e forse del sacrificio della donna al ‘suo’ uomo. Vogue nel 2011 aveva dedicato a lei l’intero numero di settembre (intitolato, tra l’altro, “Avant-garde“…), non nascondendo una certa ammirazione e riproponendo quel modello, facendolo interpretare ad un’incredibilemente magra e costretta Stella Tennant. Ovviamente scatenando non poche critiche.




Ragazze, voi cosa ne pensate? Troppo allarmismo di fronte alla moda della ginnastica in corsetto, o siamo già a un certo livello di follia? Le donne perchè lo fanno? (da Kim Kardashian a Jessica Alba, intendo). E la forma a clessidra esagerata ripescata dal passato, è un passo indietro oppure un modo per accettare un corpo non solo ‘a grissino’? Siamo condannate agli estremi (o magrissime o formosissime) o si inizierà prima o poi ad accettare semplicemente la diversità? Aspetto con ansia di leggere le vostre riflessioni e spero che il post vi sia piaciuto! A domani! Besosss!