27 MARZO 2016
particolarmente interessanti sono stati gli anni ’70 che hanno letteralmente dettato le tendenze anche negli ultimi anni e – ve ne sarete accorte – anche le grandi catene di abbigliamento come Zara e H&M. Stampe su stampe su stampe, influenze gipsy, atmosfere hippie da Woodstock e richiami a grandi icone del cinema come Jane Birkin,...continua
particolarmente interessanti sono stati gli anni ’70 che hanno letteralmente dettato le tendenze anche negli ultimi anni e – ve ne sarete accorte – anche le grandi catene di abbigliamento come Zara e H&M. Stampe su stampe su stampe, influenze gipsy, atmosfere hippie da Woodstock e richiami a grandi icone del cinema come Jane Birkin, Maria Schneider e Diane Keaton.
E se il make-up non ha tantissimo da dire, forse, per questi anni così natural, i capelli e l’abbigliamento sono invece im-por-tan-tis-si-mi! Via a frange ricce, styling spettinati e … scopritelo nel post! 😛
GLI ANNI ’70 PER I GIOVANI
Gli anni ’70 sono stati anni incredibilmente vivaci, creativi e, soprattutto, giovani. Il mondo era come nelle mani dei ragazzi che, carichi di spirito rivoluzionario, avevano come obiettivo emanciparsi dal mondo così come era conosciuto: pieno di regole prestabilite, etichette e convenzioni che non avevano portato ad altro se non alla violenza e ad un mondo ipocrita.
Ribelle e icona di stile: Jane Birkin
Dissacrante e per questo irresistibile: qui accanto a Serge Gainsbourg. Dal loro amore nascerà proprio Charlotte Gainsbourg, attrice che porta ancora il fascino dei genitori e il loro stile seventies!
Il movimento hippie in USA e in Europa era ormai diffuso e stabile e si mescolava, in primis dal punto di vista dello stile, alla beat generation, alle culture gitane e nomadi e ad un’idea di poter essere cittadini del mondo che favoriva, quindi, grandissime contaminazioni.
Contaminazioni che rivedremo tutte, dato che gli stilisti sembrerebbero essere ossessionati, per questa stagione, proprio dagli anni ’70, dai loro colori, dal loro mood e dalla loro ricchezza di tessuti, tecniche, fantasie e richiami culturali!
Da un numero di Vogue Italia del 1973
Dalla sfilata SS Etro del 2015
Dalla sfilata Emilio Pucci per la primavera-estate 2016
Chloè SS 2016
ABBIGLIAMENTO ANNI ’70
L’abbigliamento, negli anni ’70, era importantissimo – sarebbe superficiale pensare che, siccome i ragazzi facevano le vacanze in autostop, non ci fosse attenzione per l’immagine.
Proprio perché erano anni in cui la nuova generazione stava affermando con forza la propria innovativa e dissacrante identità, la moda – così come la musica e l’arte – era creativa come poche altre volte nella storia.
È sicuramente questa creatività ad aver affascinato gli stilisti anche negli ultimi anni: e sarà proprio la primavera-estate del 2016 ad essere un vero revival di Woodstock & Co.
H&M, Gucci, Zara, Max Mara Weekend, Twin Set, Chloè… Non c’è brand che non si sia lasciato condizionare da questa manìa per gli anni ’70.
H&M
H&M
Frange, greche, tessuti leggeri e linee morbide: lo stile dell’epoca è definitivamente tornato, arricchendosi di nuove influenze e di una cifra più urbana. Riusciremo a resistergli? Non pensiamo proprio!
Davvero spettacolare, dalla collezione Gucci SS 2016
Stampe su stampe e motivi geometrici che riprendono la moda degli arredamenti middle century – sempre Gucci SS 2016
I colori, anche richiamano quelli degli anni ’70: siete pronte per vedere molto arancione, rosso, bianco e verde?!
Le stampe anni ’70 sono il fulcro della collezione Prada SS 2014
Anche Valentino, sempre nel 2014, rispolvera lo stile hippie-chic
Un altro grandissimo trend di allora, torna senza pietà: il denim! Va a nozze, con ritorno dei più classici dei jeans, ovviamente la Levis – che non perde tempo e lancia una campagna pubblicitaria dal gusto sfacciatamente anni ’70.
Dalla campagna Levis 2016
Dalla campagna Levis
Non si vive di soli hippie, però: a questo stile coloratissimo e multietnico, infatti, in questi anni, si affiancava un trend che in qualche modo riprendeva gli anni ’40, reinterpretandoli completamente.
Lo stile boyish ritorna con i suoi capi oversize e dal taglio maschile, alimentato da grandi icone come Diane Keaton, soprattutto per via del film Io e Annie, e un certo signore che, dopo essersi divertito con colori e atmosfere psichedeliche, si presentava al mondo come il Duca Bianco.
Woody Allen e Diane Keaton in Io e Annie
Il più iconico look di Annie Hall
Un servizio di Vanity Fair ispirato al capolavoro di Woody Allen, Io e Annie
Via Pinterest
Lo stile di Olivia Palermo è da sempre molto influenzato dagli anni ’70, pur confermandosi sempre la ragazza dell’upper east side – e giammai autentica hippie!
Credits: Tommy Ton per Who What Wear
Il Duca Bianco, in tutto il suo splendore. Non ci soffermiamo su David Bowie nonostante sia forse la figura più influente e iconica di quegli anni, solo perché gli abbiamo dedicato un post a parte, per ricordarlo dopo la sua morte.