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La tecnica del ‘Baking’: come funziona e, soprattutto, a chi è adatta?

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Di Clio

Scritto da una persona, non da una AI

18 LUGLIO 2015

Nella tecnica del baking, la cipria è applicata in grandi quantità e non con il pennello, bensì con una spugnetta umida (di quelle angolate ma volendo anche con la beauty blender) in modo da ottenere un effetto più strong e coprente. Si preleva dalla sua confezione in maniera piuttosto abbondante e si cospargono pian piano...continua

Nella tecnica del baking, la cipria è applicata in grandi quantità e non con il pennello, bensì con una spugnetta umida (di quelle angolate ma volendo anche con la beauty blender) in modo da ottenere un effetto più strong e coprente.
Si preleva dalla sua confezione in maniera piuttosto abbondante e si cospargono pian piano le zone interessate fino a coprirle tutte. Tra queste, come vi ho detto prima, ci sono le occhiaie, su cui spesso si applicano correttori illuminanti per un effetto iper disteso e luminoso, oppure il naso, per accentuare la luce sul dorso, e infine sotto gli zigomi fronte e mento, per creare maggiore contrasto rispetto alle zone scurite dalla terra.

Credits: heidihamoud.com
Credits: heidihamoud.com

Fatto questo, ecco che avviene il vero processo di baking o ‘cooking’. La cipria viene lasciata ‘agire’ in quei punti per diverso tempo, da 3 fino anche a 10 minuti (ma mi sembra davvero esagerato arrivare fino a tanto) affinché fissi alla perfezione e enfatizzi ancora di più le zone illuminate.

Passato questo tempo, l’eccesso di cipria viene rimosso con un pennello morbido (volendo anche di quelli a ventaglio!) con movimenti molto delicati, come se stessimo letteralmente ‘spolverando’ il nostro viso.

credits Youtube @heidimakeupartist
credits Youtube @heidimakeupartist

Fatto questo, sulla pelle e sulle zone interessate rimarrà soltanto lo strato necessario di cipria che ha già fissato i prodotti sottostanti e in questo modo di eviterà principalmente anche che tutti i prodotti in crema vadano nell pieghe.

Ma perché secondo me non è una tecnica adatta a tutti?

Il primo motivo è abbastanza semplice: come ben sappiamo, più si eccede nelle quantità, più l’effetto sarà poco naturale. Se poi le quantità riguardano la cipria, beh, si può essere sicuri sul fatto che l’effetto finale sarà super polveroso e pesante, anche se si toglie via l’eccesso!

E’ quindi una tecnica più specifica per chi vuole un trucco iper-drammatico e intenso, adatto più per dei servizi fotografici o una foto su Instagram che per la vita di tutti i giorni, in cui la stragrande maggioranza di noi vuole avere un aspetto fresco e una pelle il più possibile leggera e dall’aspetto naturale.

Anche Nikkie tutorials utilizza spesso questa tecnica!
Anche Nikkie tutorials utilizza spesso questa tecnica!

Inoltre c’entra anche l’età. Se come me non siete più delle ventenni e iniziate avere qualche segno dell’età o anche solo un contorno occhi più sensibile e segnato, questa potrebbe non essere la tecnica per voi.
Durante la masterclass con Priscilla Ono, io l’ho sperimentato su me stessa, perché ci truccavamo tra di noi e una delle partecipanti l’ha fatto con me.
Il mio contorno occhi, dopo esser stato ‘cotto’ per benino con la cipria (nel mio caso erano quelle appena colorate, ad esempio la Banana Powder), era talmente secco e ‘duro’, come se si fosse cementificato o incrostato, che non riuscivo neanche ad abbassare lo sguardo e a muovere gli occhi liberamente! Insomma, una sensazione non proprio gradevole, per chi come me ha dei segni d’espressione che si formano inevitabilmente anche quando si ride soltanto!

Quindi il mio consiglio è quello di non voler diventare a tutti i costi delle ‘mummie’ se avete più di 30 anni! 😀 Ve lo dico davvero sinceramente perché ci sono passata e so che vuol dire! 😀
Se ci pensate tutte noi, quasi inconsapevolmente, abbiamo provato già questa tecnica, ma lo scopo era tutt’altro! Vi dicono niente ad esempio smokeye eyes e cipria stesa come se non ci fosse un domani sotto gli occhi per evitare fall out di ombretto nero? 😉

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Scherzi a parte, questa del ‘baking’ potrebbe forse diventare una tecnica un tantino più fattibile e meno stressante per le varie zone del viso, solo se si usano abbondante correttore e illuminante in crema. Solo in questo modo, con tanto prodotto sotto, la pelle non tenderà a seccarsi troppo perché avrà una base molto cremosa che farà da barriera alla cipria.

Ragazze voi conoscevate questa tecnica? Avevate mai pensto di usare la cipria in questo modo per evitare che i prodotti vadano nelle pieghette e per enfatizzare i punti luce? Avete mai provato, insomma, a cucinarvi il viso? Ehehe fatemi sapere che ne pensate! un bacionee! 😉