1 AGOSTO 2014
Esattamente come per le ragazze con gli occhi all’ingiù un’icona poteva essere la divina Marilyn, le fanciulle con gli occhi all’insù possono rivendicare come appartenente alla propria squadra nientemeno che …Audrey Hepburn! E questo insegna immediatamente una cosa sulle sopracciglia: l’a forma ‘ideale’ per gli occhi all’insù sarebbe l’ala di gabbiano classica, la cui estremità...continua
Esattamente come per le ragazze con gli occhi all’ingiù un’icona poteva essere la divina Marilyn, le fanciulle con gli occhi all’insù possono rivendicare come appartenente alla propria squadra nientemeno che …Audrey Hepburn! E questo insegna immediatamente una cosa sulle sopracciglia: l’a forma ‘ideale’ per gli occhi all’insù sarebbe l’ala di gabbiano classica, la cui estremità più bassa si andrebbe idealmente ad unire alla sfumatura che parte e segue l’angolo dell’occhio. Epperò se avete sopracciglia folte e/o magari un po’ corte, l’ideale sono le sopracciglia che senza troppa curva seguono parallelamente la linea all’insù degli occhi (un sopracciglio come quello di Eva Green, invece, ‘ammazzerebbe’ l’occhio all’insù, appiattendolo). Un’altra fruitrice di questo tipo di forma, oltre a Natalie Portman, è (a volte) la ‘nostra’ Bianca Balti (anche lei coolspottata!)!
Ciò che è certo è che la forma deve essere definita e le sopracciglia ben pettinate, ma attente all’effetto ‘finto’: il vostro occhio è già ‘grafico‘ di suo, è meglio che l’effetto risulti curato, ma il più naturale possibile!



Definito questo, le ragazze con l’occhio a farfalla devono per prima cosa dividere idealmente il proprio occhio in due, questa volta però attraverso una linea verticale (vedi linea rosa nella foto). Quello che si vuole ottenere è una simmetria tra queste due parti (parte interna e parte esterna), ma una simmetria speculare e proporzionata. Quanto più l’angolo interno tende al basso, tanto più sarà bello definire l’angolo esterno verso l’alto.

Questo fa sì che, a differenza di quasi tutte le altre forme d’occhio, sia consigliabile definire il dotto lacrimale con una matita o un eye-liner, il quale non dovrà partire o concentrarsi in modo esagerato nell’ultima parte dell’occhio, come avveniva per gli occhi all’ingiù (vedisi Olivia Palermo) e normalmente anche per gli occhi a mandorla, ma al contrario potrà mantenere un certo spessore costante (che va sempre deciso in base alla palpebra visibile: tanta palpebra = linea più spessa, poca palpebra = linea sottile e il più possibile attaccata alle ciglia) e finire al massimo con una codina breve e sottile (ne è maestra Alexa Chung).



Anche lo smoky eye (che è perfetto per questa forma, per il quale il cat-eye è quasi ‘inutile’) riesce bene quando parte dall’inizio dell’occhio. Sempre per via dell’obiettivo ‘proporzione‘, con lo smoky scuro, il meglio sarebbe che la parte interna dell’occhio avesse la palpebra sopra già definita dall’ombretto e la parte sotto invece che restasse luminosa. La seconda parte invece andrebbe definita sia sopra che sotto, con la classica sfumatura a ‘V‘.

Non avete capito una cippa? Eheheh, non vi preoccupate, vi spiego tutto meglio nella terza pagina del post!